Sabrina Trasatti
nasce a Roma nel 1966, frequenta il Liceo Classico e poi la Facoltà di Architettura di Roma. Si laurea col massimo dei voti e si iscrive all’Ordine degli Architetti di Roma. Ai vari corsi di formazione post lauream e specializzazione relativi alla professione affianca la preparazione informatica attinente alla rappresentazione dei progetti di architettura, software CAD, modellazione solida, rendering e immagini fotorealistiche; utilizzo dei software grafici per il fotoritocco e il fotomontaggio, e presentazioni multimediali.
Esercita la professione di ARCHITETTO e accumula negli anni molteplici collaborazioni professionali con stimati studi romani, relative alla Progettazione Architettonica preliminare, definitiva ed esecutiva, alla Progettazione degli Interni, alla redazione di computi metrici estimativi, alla progettazione antincendio, alla redazione di Fascicoli del fabbricato, alla redazione di P.S.C., a rilievi e restituzioni al cad, a concorsi e a progetti grafici di brochure e presentazioni.
Inoltre si occupa di elaborazioni digitali per la GRAFICA: collaborazioni per la realizzazione di marchi, loghi, locandine, manifesti, inviti, copertine cd, grafica per siti web, biglietti da visita, e immagini coordinate. Fotoritocchi, fotomontaggi e post produzione .
Per quanto riguarda il DESIGN, progetta e autoproduce oggetti di arredo e illuminazione, col suo marchio Niña, tra i quali le lampade della collezione Giochi di luce, i cui modelli sono depositati alla Camera di Commercio di Roma. Lavora con materiali diversi, anche di riciclo.
Come ARTIGIANO nel suo laboratorio non solo costruisce i suoi oggetti di design ma sperimenta le potenzialità espressive dei vari materiali realizzando diversi oggetti scultorei in argilla , rame lavorato a sbalzo, ferro saldato, legno d’ulivo intagliato e materiali di recupero, sempre miscelando tecniche diverse.
L’ATTIVITA’ prettamente ARTISTICA nasce dalla fusione di queste esperienze, dalla necessità di esprimersi e trasmettere messaggi ed emozioni, attraverso la inaspettata combinazione di diversi processi creativi. Le tecniche sono molteplici, spesso messe a punto appositamente per l’opera in corso; dagli assemblaggi di oggetti trovati nelle sculture in ferro, alle composizioni con reti e filo ferro, o intrecci di filo spinato , alla unione di argilla e fotografia che crea sculture digitali nei quadri-specchio, alle installazioni complesse e a volte mobili o interattive….
La evidente poliedricità di questa ricerca trasmette input e messaggi per nulla divergenti . E’ interessante convergere se si parte da punti più distanti ed eterogenei, e come in un caleidoscopio i frammenti e gli specchi generano forme sempre nuove e mutevoli.
Dal 2011 espone le sue opere in diverse Gallerie e prestigiosi spazi espositivi e ha ricevuto 4 Premi per la scultura.
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